Gaio Gracco e le riforme sociali
Dieci anni dopo, Gaio Gracco raccolse il testimone del fratello morto, ma con una strategia molto più furba: invece di pensare solo ai contadini poveri, coinvolse anche altri gruppi sociali per creare un'alleanza più forte.
Le sue riforme furono incredibilmente moderne per l'epoca. Fondò colonie a Taranto, Squillace e persino a Cartagine laex−nemicadiRoma!. Istituì le frumentationes, cioè distribuzioni di grano a prezzo scontato per la plebe urbana - una specie di "bonus spesa" dell'antichità.
Ma non finì qui: Gaio propose anche equipaggiamento militare gratuito per i poveri e, cosa rivoluzionaria, voleva estendere la cittadinanza romana ai Latini e quella latina agli altri popoli italici. Era un progetto di inclusione sociale che anticipava di secoli idee moderne.
⚠️ Attenzione: Le riforme dei Gracchi segnano tradizionalmente l'inizio della crisi della Repubblica romana 133−123a.C..
Purtroppo, nel 121 a.C. Gaio non fu rieletto. Il Senato emanò il terribile senatoconsulto ultimo, che praticamente lo dichiarava nemico pubblico. Piuttosto che finire come il fratello, Gaio scelse il suicidio, portando con sé il sogno di una Roma più giusta.