Le riforme dei Gracchi: contesto e protagonisti

I fratelli Gracchi, Tiberio e Caio, appartenevano a una famiglia illustre molto vicina al circolo degli Scipioni. Il loro padre, Tiberio Sempronio Gracco, si era distinto nella prima guerra punica e nella conquista di Corsica e Sardegna. La madre, Cornelia Scipione, figlia dell'Africano, era una figura leggendaria che non si risposò dopo la morte del marito.

Highlight: La famiglia dei Gracchi era strettamente legata all'élite politica romana, il che rese ancora più sorprendenti le loro riforme radicali.

Il principale problema che Roma affrontava all'epoca era la questione agraria. La scomparsa dei piccoli proprietari terrieri aveva compromesso la fanteria nell'esercito, mentre i latifondisti accumulavano sempre più potere.

Vocabulary: Ager publicus - terre pubbliche di proprietà dello stato romano, spesso occupate illegalmente dai grandi proprietari terrieri.

La riforma di Tiberio Gracco

Nel 132 a.C., Tiberio Gracco, eletto tribuno della plebe, propose una legge agraria per ridistribuire l'ager publicus. Le terre eccedenti dovevano essere restituite allo Stato e poi distribuite tra i nullatenenti. Ogni beneficiario riceveva 30 iugeri (circa 7 ettari) di terra inalienabile.

Definition: Inalienabile - che non può essere venduto o ceduto ad altri.

La proposta non fu accolta dalla nobilitas. Marco Ottavio, un altro tribuno della plebe, usò il suo diritto di veto contro la legge. Tiberio, ritenendo che Ottavio agisse contro gli interessi della plebe, lo fece destituire.

Highlight: La destituzione di un tribuno della plebe era un atto senza precedenti che sconvolse l'equilibrio politico romano.

Al termine del suo mandato, Tiberio si ricandidò, violando la tradizione. La nobilitas, temendo che volesse istituire una monarchia, lo uccise insieme ai suoi seguaci.

Le riforme di Caio Gracco

Nel 123 a.C., Caio Gracco, fratello minore di Tiberio, fu eletto tribuno della plebe. Egli non solo mise in atto la legge agraria del fratello, ma la ampliò, stabilendo che nessun cittadino romano potesse possedere più di 500 iugeri di terra (circa 125 ettari).

Example: La limitazione della proprietà terriera mirava a ridurre il potere dei grandi latifondisti e a favorire una distribuzione più equa delle terre.

Caio fece approvare anche la legge frumentaria, che prevedeva l'elargizione del grano ai nullatenenti a prezzi controllati. Inoltre, affidò ai cavalieri il tribunale contro la corruzione dei governatori nelle province, sottraendo questo potere al senato.

Highlight: Le riforme di Caio Gracco erano più ampie e radicali di quelle del fratello, toccando diversi aspetti della società romana.

Una delle proposte più rivoluzionarie di Caio fu l'estensione della cittadinanza romana e dei privilegi alle popolazioni italiche. Questa proposta preoccupò molto ogni ceto sociale, poiché avrebbe alterato profondamente l'equilibrio politico e sociale di Roma.

Nel 122 a.C., Caio fu rieletto tribuno della plebe grazie a una nuova legge che lo permetteva. Tuttavia, come il fratello, fu ucciso insieme ai suoi seguaci dopo una rivolta popolare.

Quote: "Nessuno voleva espandere la cittadinanza" - questa frase riassume l'opposizione alle riforme più radicali di Caio Gracco.

Conseguenze delle riforme dei Gracchi

Dopo la morte di Caio Gracco, le riforme furono in gran parte smantellate. La popolazione si divise in due fazioni:

1. Gli optimates (ottimati): rappresentavano la nobilitas che non voleva perdere i propri privilegi.
2. I populares (popolari): ritenevano necessaria la riforma agraria e l'estensione della cittadinanza per prevenire tensioni sociali.

Definition: Optimates e populares - due fazioni politiche che emersero dopo le riforme dei Gracchi, rappresentando rispettivamente gli interessi conservatori e riformisti.

Entrambe le fazioni erano composte da membri appartenenti a ceti sociali alti, ma con visioni politiche opposte sulla gestione dello stato romano.

Highlight: Le riforme dei Gracchi, sebbene fallite, segnarono l'inizio di un periodo di intense lotte politiche e sociali che avrebbero caratterizzato gli ultimi anni della Repubblica romana.