Politica Religiosa e Versailles: Il Trionfo del Re Sole
Luigi XIV voleva controllare anche le coscienze dei suoi sudditi, non solo i loro corpi. Rafforzò il gallicanesimo con la Dichiarazione dei Quattro Articoli, che rendeva la chiesa francese indipendente da Roma e permetteva al re di nominare vescovi e controllare i beni ecclesiastici.
I giansenisti (cattolici dal rigore morale estremo) e soprattutto gli ugonotti (calvinisti francesi) divennero i suoi bersagli principali. Nel 1685 revocò l'Editto di Nantes, costringendo 300.000 ugonotti alla fuga. Le dragonnades - soldati che alloggiavano forzatamente nelle case protestanti - furono uno strumento di conversione forzata.
Ma Luigi XIV fu un genio della comunicazione: creò una vera "politica dell'immagine" che lo trasformò nel "Re Sole". Monumenti, ritratti, fogli illustrati - tutto celebrava la sua figura divina.
Da sapere: Versailles non era solo una reggia lussuosa, ma uno strumento politico per controllare la nobiltà!
Versailles rappresentò il capolavoro di questa strategia. La reggia divenne il centro del potere, dove l'alta nobiltà fu trasformata in cortigiani dipendenti dalle feste e dai favori reali. Ogni cerimonia, ogni banchetto serviva a mostrare il fasto del regno e a centralizzare il controllo.
La politica estera di Luigi XIV fu aggressiva ma costosa: guerre continue contro Spagna, Olanda e coalizioni europee portarono espansioni territoriali ma anche enormi spese. La Guerra di Successione Spagnola segnò la fine del suo regno, lasciando la Francia in crisi economica quando morì nel 1715.