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La rivoluzione russa

6/12/2022

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La Rivoluzione Russa
Durante tutto l'Ottocento in Russia prevalse ancora il conservatorismo
politico e sociale ed il potere autocratico dell

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La Rivoluzione Russa Durante tutto l'Ottocento in Russia prevalse ancora il conservatorismo politico e sociale ed il potere autocratico dello zar (monarchia assoluta). il problema maggiore della Russia era l'arretratezza delle campagne; i contadini, inoltre, erano ancora sottoposti alla servitù della gleba e a Stento avevano ciò che gli serviva per vivere. ci furono frequenti rivolte, che venivano però represse nel sangue. Lo zar Alessandro II Aboli la servitù della gleba, ma la situazione non migliorò, anzi la riforma aumento le tensioni nelle campagne. La Russia, inoltre, dipendeva economicamente dalle potenze occidentali e dovette per ciò compiere grandi sforzi per sviluppare un'INDUSTRIA NAZIONALE. Grazie all'appoggio di capitali stranieri, tra il 1885-98 Si ebbe un vero e proprio BOOM per quanto riguarda la produzione industriale. Lo sviluppo, quindi, fu come un'iniziativa imposta dallo stato, che però riuscì a diminuire il divario con l'occidente. Nacque però un'opposizione a questa politica introdotta dallo zar. L'intellighenzia (classe sociale colta) si divideva in: Occidentalisti: vedevano positivamente il capitalismo e la democrazia, puntavano ad un progresso simile a quello europeo - slavofili: volevano uno sviluppo per via nazionale, sfruttando il ritardo della Russia rispetto agli altri paesi per non commettere gli stessi errori, come la rivoluzione industriale, il capitalismo e il liberalismo. Per gli slavofili il progresso non sarebbe partito dalla borghesia, ma dai contadini -> POPULISMO. Volevano rendere...

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Didascalia alternativa:

i contadini coscienti della loro Situazione, per poi abbattere lo stato, che sarebbe stato sostituito da comunità agricole. Utilizzarono anche metodi di terrorismo, che culminarono nell'assassinio dello zar Alessandro II. Successivamente i populisti assunsero il nome di SOCIALRIVOLUZIONARI. - I marxisti furono un'altra corrente di opposizione allo varismo, ma del tutto differente dal populismo: -> valutazione positiva dello sviluppo tecnico, produttivo e sociale del capitalismo (populisti -> mondo contadino) -> rivoluzione borghese democratico-liberale come base per la successiva rivoluzione socialista (populisti -> abbattimento dello Stato) -> la rivoluzione deve partire dal proletariato e non dal mondo contadino -> diffondere nel proletariato la coscienza rivoluzionaria, che era il vero mezzo di lotta (populisti -> terrorismo). Nel 1898 i Socialisti fondarono il PARTITO OPERAIO SOCIALDEMOCRATICO RUSSO (POSDR), che si divide in due correnti: 1. BOLSCEVICHI = LENIN -> partito formato da professionisti della politica, che dovevano guidare operai e lavoratori all'abolizione della proprietà privata e alla collettivizzazione dei mezzi di produzione. 2. MENSCEVICHI = MARTOV -> Volevano creare un partito di massa, necessità di riforme sociali e politiche, alleanza con la borghesia, elezioni politiche come strumento per raggiungere il potere. in base ai loro Obiettivi e secondo proposta di Lenin il nome del partito dei bolscevichi venne cambiato in PARTITO COMUNISTA nel 1918. CADETTI Borghesia e piccola nobiltà; Formazione di un parlamento elettivo sul modello Occidentale partiti di opposizione allo zar PARTITO OPERAIO SOCIALDEMOCRATICO RUSSO visione positiva dello sviluppo economico; rivoluzione borghese come premessa al socialismo MENSCEVICHI (Riformisti-Martov) Moderati e in minoranza; riforme condivise con la borghesia PARTITO SOCIALRIVOLUZIONARIO valorizzazione delle tradizioni del mondo contadino; abbattimento dello stato BOLSCEVICHI (Rivoluzionari-Lenin) dal 1918 Partito comunista; marxisti che lottano per la rivoluzione comunista senza classi sociali e proprietà privata LA RIVOLUZIONE DEL 1905 Dopo la sconfitta contro il Giappone le condizioni di vita del proletariato e dei contadini erano pessime e il malcontento cresceva sempre di più. Il 9 gennaio 1905, 140.000 persone sfilarono per san Pietroburgo fino al Palazzo d'Inverno (sede dello zar), dove però l'esercito aprì il fuoco causando circa un migliaio di morti ¡ -> DOMENICA DI SANGUE, che provocò scioperi e rivolte in tutto il paese. Nacque un nuovo partito d'opposizione zarista anche tra la borghesia: COSTITUZIONALE DEMOCRATICO (Cadetti). In seguito a questi eventi lo zar Nicola II promise libertà e concesse l'elezione di un PARLAMENTO: LA DUMA. La protesta, tuttavia, si era ormai allargata tanto da coinvolgere anche l'esercito. La rivolta raggiunse il suo culmine in ottobre, quando dopo uno sciopero generale venne creato il primo SOVIET dei lavoratori, guidato da TROCKIJ (menscevico). Il Soviet si proponeva come organo di governo. LA PRIMA GUERRA MONDIALE Nel 1914 la Russia entrò in guerra con la Triplice Intesa, ma la situazione della popolazione peggiorò, creando insoddisfazione generale e tensione. I socialisti menscevichi, in particolare, divennero molto forti, mentre la guerra era sempre più impopolare. Nel 1915 IA RUSSia subì un crollo militare, causando una nuova ondata di scioperi. LA RIVOLUZIONE DEL 1917 Il 23 febbraio 1917 gli operai di Pietrogrado insorsero e l'esercito si rifiutò di obbedire agli ordini dello zar -> RIVOLUZIONE DI FEBBRAIO, CON Cui Si chiedeva la distribuzione delle terra e l'instaurazione della democrazia. Lo Zar Nicola II fu costretto ad abdicare, ponendo fine alla monarchia zarista. Nacque quindi la repubblica, che aveva due centri di potere: - · GOVERNO PROVVISORIO (principe L'vov)= aperto alle riforme e appoggiato dalla borghesia -SOVIET DI PIETROGRADO= Consiglio dei deputati operai e soldati, dominato da socialrivoluzionari e menscevichi. I soviet Costituivano un governo parallelo, a cui il governo era quindi ostile. il potere legittimo era del governo provvisorio, ma il soviet aveva sempre più potere politico dualismo che indebolì la Repubblica. -> La Repubblica era debole e non riusciva a risolvere i problemi del paese. IL RITORNO DI LENIN Lenin torno a Pietrogrado dal suo esilio in svizzera il 4 aprile 1917, e presentò le sue TESI DI APRILE: 1. TUTTO IL POTERE AI SOVIET 2. LA PACE: era necessario uscire immediatamente dalla guerra 3. LA TERRA AI COBTADINI Questo programma suscitò molte opposizioni, che accusavano Lenin di essere un anarchico. ciò che aveva proposto era ciò che le masse volevano sentire: pace e terra; Lenin, infatti, attirò il consenso delle masse, ma allontanò sempre di più gli altri partiti. sul fronte della guerra il governo provvisorio fallì miseramente, causando le proteste di operai e soldati, represse duramente dall'esercito (alcuni capi bolscevichi furono arrestati e Lenin dovette fuggire in Finlandia) -> ultimo successo del governo provvisorio. A settembre il generale kornilov tentò di abbattere il governo repubblicano presieduto da kerenskij, che però riuscì a reprimere il colpo di Stato con l'aiuto di operai, contadini e bolscevichi (conquistarono la maggioranza nei soviet di Pietrogrado e MOSCA). Lenin nel frattempo scrive stato e Rivoluzione -> distruggere lo stato per dare inizio alla DITTATURA DEMOCRATICA. LA RIVOLUZIONE DI OTTOBRE I bolscevichi volevano ora rovesciare con la forza il governo provvisorio e per questo viene creata una forza militare: LA GUARDIA ROSSA. 24 Ottobre -> le guardie rosse occupano i punti strategici di Pietrogrado senza spargimento di sangue. 25 Ottobre -> i rivoluzionari occupano il palazzo d'Inverno, sede del governo di kerenskij, in modo quasi incruento. Il congresso panrusso dei Soviet fu dichiarato aperto. TUTTO IL POTERE ERA NELLE MANI DI LENIN. LA NASCISTA DELL'URSS Il primo atto del congresso furono due decreti: -> decreto sulla pace: immediata e senza annessioni o perdite territoriali -> decreto sulla terra: abolizione della proprietà privata e confisca delle grandi proprietà. venne creato un nuovo governo rivoluzionario: CONSIGLIO DEI COMMISSARI DEL POPOLO, COmposto solo da Bolscevichi e guidato da Lenin. I primi provvedimenti furono la nazionalizzazione delle banche e la consegna della gestione e del controllo delle fabbriche agli operai. Molte forza politiche non approvarono gli atti dei bolscevichi; menscevichi e socialrivoluzionari di destra abbandonarono il congresso. Il 12 novembre avvennero le elezioni per la formazione dell'ASSEMBLEA COSTITUENTE, i Cui risultati furono però sfavorevoli ai bolscevichi, che infatti sciolsero l'assemblea dopo un solo giorno di attività. Questo atto di forza rappresentava per Lenin il principio della DITTATURA DEL PROLETARIATO contro la democrazia borghese. LA PACE DI BREST-LITOVSK a causa delle minacce tedesche la capitale venne spostata a Mosca e i RUSSi furono obbligati a trattare con il nemico. 3 marzo 1918: Viene firmata la pace di Brest-Litovsk: - cessione alla Germania delle regioni tra Bielorussia e il caucaso - indipendenza di Finlandia e ucraina - rinuncia alle pretese sui paesi baltici e sulla Polonia Lenin, pur considerando la pace necessaria, la defini vergognosa; i socialrivoluzionari lasciarono il governo lasciando i bolscevichi soli. LA GUERRA CIVILE Le potenze dell'intesa volevano eliminare il governo bolscevico perché volevano una repubblica democratica che rientrasse in guerra al loro Fianco e volevano eliminare un pericoloso esempio di governo rivoluzionario. Le potenze occidentali appoggiarono quindi le forze russe controrivoluzionarie -> ARMATE BIANCHE, che combattevano contro PARMATA ROSSA, guidata da Trockij. Inizio così la guerra civile, che causò 3 milioni di morti, tra cui lo zar e tutta la sua famiglia giustiziati per ordine del soviet. La guerra si concluse nel 1920 con la vittoria delle truppe rosse. Approfittando della debolezza portata dalla guerra civile, la Polonia cercò di riconquistare i territori persi con la pace di versailles, vennero però respinti dall'armata rossa. La guerra si concluse nel 1921 con l'acquisizione polizza di parte della Bielorussia ed ucraina. REGIME AUTORITARIO Nel luglio 1918 entrò in vigore la prima COSTITUZIONE SOVIETICA: diritti del popolo sfruttato e oppresso. Prevedeva che il nuovo stato diventasse una repubblica Federale, a cui si potevano aggregare liberamente le repubbliche socialiste formate sul territorio dell'ex impero, ma anche Oltre al confine. Dicembre 1922 -> UNIONE DELLE REPUBBLICHE SOCIALISTE SOVIETICHE (URSS). La guerra civile aveva anche indotto i bolscevichi ad accentuare i tratti autoritari del regime -> gli oppositori furono dichiarati fuori legge e fu reintrodotta la pena di morte; fu creata una nuova polizia: la CEKA, famosa per i metodi violenti. COMUNISMO DI GUERRA per far fronte alla difficile situazione economica del paese dovuta soprattutto alla guerra civile Lenin attuò una politica autoritaria detta comunismo di guerra: tutta la terra fu nazionalizzata, statalizzate le grandi e medie industrie, soppresso il libero mercato a favore del controllo Statale del commercio -> LO STATO CONTROLLAVA TUTTI I SETTORI DELL'ECONOMIA. Inoltre, per assicurare il rifornimento dell'esercito venne strappato ai contadini tutto ciò che non era strettamente necessario alla loro sopravvivenza -> CRISI ECONOMICA, Che stimolò l'opposizione contadina a tal punto che fu necessario proclamare lo stato d'assedio. La spietata repressione delle rivolte dimostrava il centralismo, ovvero il potere incondizionato nelle mani di Lenin e del suo partito. NUOVA POLITICA ECONOMICA E IL X CONGRESSO La situazione grave indusse Lenin a criticare il comunismo di guerra e ad affermare che fu adottato solo come conseguenza alla guerra civile. La nuova linea fu adottata durante il X CONGRESSO -> NUOVA POLITICA ECONOMICA (NEP): - ai contadini venne concesso di coltivare per le proprie necessità e vendere ciò che era in eccesso dopo aver consegnato alla stato una parte di raccolto il commercio spicciolo veniva legalizzato - 10 stato manteneva il controllo solo delle fabbriche con più di 20 dipendenti i -> Sistema di produzione misto, statale e privato. LA NEP arrivò tardi, ma comunque riuscì a migliorare le condizioni dei contadini e fece uscire il paese dalla carestia. IL PARTITO UNICO Proibizione del frazionismo -> all'interno del partito comunista non dovevano esserci contrasti -> CENTRALISMO DEMOCRATICO (era vietato manifestare il dissenso). Si accentuava CARATTERE AUTORITARIO del partito e l'URSS diventata unO STATO TOTALITARIO A PARTITO UNICO. L'AVVENTO DI STALIN Lenin fu colpito da una grave malattia e morì nel 1924, aprendo una lotta per la successione, in particolare tra stalin e TROCkij. Stalin si dedicò fin da giovane alle teorie di Marx e Lenin, e aderì successivamente al partito bolscevico, dove si distinse per le capacità organizzative. Le sue regole per il successo: 1. ogni metodo è giustificabile per raggiungere il risultato desiderato 2. Gli uomini vanno messi da parte quando non servono più 3. Le alleanze sono fatte per essere rotte 4. Le idee non hanno consistenza se non legate al carro del potere. I Suoi discorsi erano schematici e suscitavano grande impressione negli uditori. Trockij, invece, faceva parte del partito da più tempo: era stato uno degli intellettuali antizaristi mandato in esilio, si era distinto nella direzione del soviet di Pietrogrado e fu uno dei protagonisti della rivoluzione d'ottobre. I due avevano diversi punti di contrasto, ad esempio sulla gestione del partito, sul giudizio riguardante la NEP e sulla valutazione della situazione politica internazionale e delle prospettive della rivoluzione (Trockij= rivoluzione permanente; Stalin= socialismo in un solo paese). Il potere politico di Stalin cresceva costantemente, fino a diventare SEGRETARIO GENERALE DEL PARTITO COMUNISTA DELL'UNIONE SOVIETICA. controllare il partito significava controllare lo stato. Trvckij, invece, guidava l'opposizione di sinistra. La Russia affrontò in questo periodo una fase di consolidamento e stabilizzazione, che fece dell'URSS una grande potenza industriale e militare. La scontro tra i due si risolse con la netta affermazione di stalin e l'espulsione di Trokij dal partito -> STALIN = CAPO INCONTRASTATO DELL'UNIONE SOVIETICA. Trockij fu mandato in esilio e fu ucciso da un sicario di stalin a città del Messico. L'INDUSTRIALIZZAZIONE FORZATA Nel 1927 Stalin dovette affrontare la peggiore crisi economica dagli anni del comunismo di guerra, e la colpa fu data alla NEP. Stalin decise quindi di industrializzare il paese nel minor tempo possibile e realizzare il controllo completo dell'economia da parte dello Stato, col fine dell'instaurazione del socialismo. INDUSTRIALIZZAZIONE FORZATA => Serie di sviluppi politici, economici e sociali legati tra loro, senza badare ai costi umani. viene lanciato nel 1928 il PRIMO PIANO QUINQUENNALE PER L'INDUSTRIA, secondo cui si doveva aumentare la produzione delle materie prima necessarie per la produzione di macchinari o altri beni di consumo. Il lavoratori dovevano sopportare ritmo di lavoro pesantissimi e una rigida disciplina. Per questo venne organizzata un'operazione propagandistica, per motivare gli operai ai quali venivano chiesti enormi sacrifici. Inoltre, i lavoratori migliori venivano promossi e premiati: STACHANOVISMO, per poter raggiungere i migliori risultati in quanto a efficacia produttiva. Nel 1932 iniziò il SECONDO PIANO QUINQUENNALE, i Cui risultati superarono le aspettative. Il terzo piano fu invece interrotto dall'inizio della seconda guerra mondiale. COLLETTIVIZZAZIONE FORZATA Il controllo delle terre da parte dello stato portò alla confisca delle terre dei KULAKI, COstretti ad entrare nelle unità produttive: kolchoz: aziende agricole in cui i contadini usavano collettivamente la terra, che resta dello stato. A ciascun membro viene dato un piccolissimo appezzamento da sfruttare individualmente - sovchoz: aziende statali in cui i contadini erano dipendenti dello Stato. LO Stato prelevava una quota dei raccolti, mentre il resto era dei singoli Alcuni kulaki reagirono con violenza e stalin dichiarò quindi la necessità di eliminarli come classe. Anche Bucharin e i suoi seguaci vennero condannati. La collettivizzazione proseguì con una spietata repressione, che causò la morte di milioni di persone. In ogni caso, lo stato controllava totalmente le campagne e ogni attività indipendente era proibita. TOTALITARISMO E CULTO DEL CAPO Tutti gli ambiti sociali erano controllati e censurata dallo stato e dovevano riguardare l'esaltazione e la difesa della patria socialista. l'URSS aveva quindi tutte le caratteristiche di unO STATO TOTALITARIO, A CUI Si aggiunge il culto del capo, che incarnava la continuità del processo rivoluzionario in quanto successore di Lenin -> consenso di milioni di sovietici. Questo metteva fine ad ogni tipo di democrazia nella vita sociale della società sovietica, che era invece caratterizzata da terrore, conformismo di massa, dominio della burocrazia e monopolio del potere. ELIMINAZIONE DELL'OPPOSIZIONE E GULAG Stalin iniziò a questo punto un processo di eliminazione di ogni possibile opposizione, detto grandi epurazioni o purghe. Dei 139 membri del comitato centrale 110 vennero eliminati. In questo processo non vi fu uno strato della popolazione che fu risparmiato. Chi invece non veniva giustiziato, era deportato nei campi di lavoro detti GULAG. I gulag sono i lager sovietici, inizialmente costruiti per i prigionieri politici, ebbero un ruolo centrale nella repressione poliziesca attuata da stalin, che creò un vero e proprio arcipelago di campi disseminati per la Russia, detto ARCIPELAGO GULAG. Nei campi i prigionieri lavoravano in condizioni disumane, al freddo, tra fame e malattie. Si Stima che siano venuti rinchiuse circa 15 milioni di persone e che circa 1.500.000 persone siano morte nei gulag.