La Grande Riforma della Chiesa
La Chiesa medievale ha un problema serio: è troppo ricca e corrotta! Nell'XI secolo nasce un movimento di riforma che cambierà tutto.
Il clero secolare (vescovi, sacerdoti, chierici) guida i fedeli nel mondo. Il percorso per diventare sacerdote è lungo e prevede sette tappe. I vescovi governano le diocesi, gli arcivescovi le province ecclesiastiche.
Il clero regolare (monaci) vive nei monasteri seguendo la Regola di San Benedetto: "ora et labora" (prega e lavora). I monaci copiano manoscritti, salvando la cultura antica!
Ma ci sono gravi problemi: simonia (vendita delle cariche religiose), nicolaismo (preti che vivono con concubine), abati laici nominati dall'imperatore più interessati ai soldi che alla fede.
La riforma parte dall'abbazia di Cluny! I monaci cluniacensi ritornano allo spirito originario benedettino, privilegiando preghiera e contemplazione. Si rendono indipendenti obbedendo solo al Papa. In due secoli controllano 2000 monasteri!
Nascono nuovi ordini: Camaldolesi (assistenza ai pellegrini), Certosini (rigido silenzio), Cistercensi (povertà radicale e lavoro manuale nelle "grange").
La Chiesa lancia la Pace di Dio: i cavalieri possono usare la forza solo per cause giuste, devono proteggere i deboli e combattere i nemici della fede.
Momento chiave: Lo Scisma d'Oriente (1054) divide definitivamente cristianesimo occidentale (cattolico) e orientale (ortodosso) per divergenze teologiche e politiche.