L'Anarchia Militare e la Ripresa
Tra il 238 e il 284 si scatenò il caos totale: 21 imperatori in 46 anni, nessuno riusciva a mantenere il potere abbastanza a lungo! Questo periodo è chiamato "anarchia militare" perché ogni reparto dell'esercito proclamava imperatore il proprio comandante, che poi combatteva contro tutti gli altri.
Ai confini la situazione era drammatica. Masse di Germani premevano sul Reno e sul Danubio, spinti a loro volta dai Goti che fuggivano dalla miseria del Baltico. In oriente, i Sasanidi avevano ridato forza all'impero persiano. Roma sembrava accerchiata da tutti i lati.
La situazione divenne così grave che si formarono regni autonomi: l'Impero delle Gallie guidato da Postumo e il regno di Palmira in oriente. L'impero romano si era letteralmente spezzettato in tre pezzi!
Fu Aureliano a rimettere insieme i cocci: sconfisse i regni separatisti, riunificò l'impero e costruì le famose mura aureliane per proteggere Roma. Infine arrivò Diocleziano, che avrebbe completamente riorganizzato l'impero.
Il punto chiave: L'anarchia militare dimostra come un esercito indisciplinato possa distruggere anche l'impero più potente del mondo.