Mario e la riforma dell'esercito
Si formano due fazioni politiche: gli optimates (i senatori) e i populares (cavalieri, plebei e alleati che vogliono cambiamenti). I proletari oscillano tra le due in base ai vantaggi che ne ricavano.
Scoppia la guerra contro Giugurta in Numidia (112 a.C.). I senatori conducono la guerra male, accusati di corruzione. Le operazioni passano a Quinto Metello, poi al console Gaio Mario, soprannominato "homo novus".
Mario rivoluziona tutto: rende l'esercito volontario e professionale. I soldati vengono pagati e si legano al loro generale, non più allo stato. Unifica le quattro divisioni della legione romana in un corpo unico più efficiente.
🎯 Successo militare: Mario sconfigge Giugurta (105 a.C.) e poi le tribù germaniche dei Teutoni (102 a.C.) e dei Cimbri (101 a.C.).
Quando il tribuno Saturnino propone terre per i veterani non romani, scoppia il conflitto. Mario abbandona Saturnino e reprime la rivolta, perdendo l'appoggio dei suoi stessi soldati.