Il Concordato di Worms e le Conseguenze
La guerra tra Papa e imperatore si trascina per decenni, anche dopo la morte sia di Gregorio VII che di Enrico IV. Solo nel 1122 i successori Callisto II ed Enrico V trovano un compromiso con il Concordato di Worms.
La soluzione è geniale nella sua semplicità: il clero elegge i vescovi e il Papa li investe spiritualmente, ma l'imperatore mantiene il controllo sui benefici feudali (cioè terre e ricchezze). Ognuno si tiene la sua fetta di potere.
Ma le conseguenze vanno ben oltre questo accordo. Il Papa, per affermarsi, si proclama "vicario di Cristo" e potenzia tutta la burocrazia ecclesiastica. La Chiesa diventa una vera macchina del potere.
Il prezzo da pagare? Si allarga il divario tra cristianesimo occidentale e orientale, e la Chiesa perde un po' della sua universalità originale. Da questo momento il conflitto tra potere spirituale e temporale diventerà una costante della storia europea.
Conseguenza chiave: Nasce il principio moderno della separazione (e competizione) tra autorità religiosa e politica.