L'Italia sotto il dominio spagnolo
L'Italia del XVI secolo è divisa in stati teoricamente autonomi ma quasi tutti sotto l'influenza della corona spagnola. Appartengono direttamente alla Spagna i regni di Sicilia, Sardegna, Napoli, Milano e lo Stato dei Presidi (fortificazioni costiere in Toscana).
Il resto della penisola mantiene una formale autonomia, pur essendo legato politicamente alla Spagna. Tra questi territori troviamo il Ducato di Savoia, il Ducato di Firenze, il Marchesato del Monferrato, le repubbliche di Genova e Lucca, e vari ducati come Parma, Piacenza, Modena e Ferrara.
In Toscana, Firenze è tornata sotto il controllo dei Medici ma rimane nell'orbita spagnola, elevata al rango di Granducato. Milano conserva una certa forza e autonomia, rappresentando un importante punto strategico come via di collegamento tra i domini spagnoli.
🏰 Cambiamenti territoriali: Il Ducato di Savoia sposta la capitale a Torino, segnando l'inizio di un orientamento politico verso l'Italia piuttosto che verso la Francia. Questa scelta sarà fondamentale per il futuro ruolo dei Savoia nella penisola.
Solo Venezia riesce a mantenere una vera autonomia rispetto all'influenza spagnola, confermandosi come potenza marittima indipendente nonostante il progressivo declino del suo impero commerciale.