Il Sacro Romano Impero di Nazione Germanica
Nel regno dei Germani, Enrico I della casata di Sassonia cerca di ricostruire l'unità dell'impero ormai frammentato. Dopo di lui, nel 962 diventa imperatore Ottone I, che ha un progetto ambizioso: ripristinare l'unità imperiale.
Ottone I usa una strategia geniale: limita il potere dei feudatari laici riprendendo i loro feudi e concedendoli ai vescovi-conti. Dato che i vescovi non possono avere figli, alla loro morte i feudi tornano automaticamente all'imperatore.
Questa mossa rafforza il legame tra Stato e Chiesa, ma crea anche nuovi problemi. Ottone I ricrea il Sacro Romano Impero di Nazione Germanica e nel 962 istituisce il "privilegio dell'imperatore": il Papa deve giurare fedeltà all'imperatore.
💡 Da ricordare: Il trattato stabilisce che l'imperatore deve approvare il nuovo Papa, che a sua volta deve giurare fedeltà e essere di stirpe germanica.
Quando Giovanni XII viene eletto Papa ma rifiuta di giurare, si allea segretamente con Adalberto (figlio di Berengario II) contro Ottone. L'imperatore intercetta le lettere segrete, accusa il Papa di alto tradimento e lo esilia. Al suo posto nomina Leone VIII, un magistrato della sua corte.
Agli Ottoni seguenti (Ottone II e Ottone III) tocca affrontare i Normanni, un popolo di navigatori che scende dall'Inghilterra verso il Mediterraneo e unifica il sud Italia in 200 anni, stringendo poi un'alleanza con lo Stato della Chiesa attraverso il Trattato di Melfi.