Socialisti e cattolici: nuovi protagonisti della vita politica
Il Partito Socialista Italiano (PSI), fondato da Filippo Turati, fu il primo vero partito di massa italiano. Ma al suo interno c'erano due anime in conflitto: i riformisti di Turati volevano cambiare il paese attraverso le riforme parlamentari, mentre i rivoluzionari credevano solo nella rivoluzione armata.
I riformisti puntavano al "programma minimo": suffragio universale, libertà sindacali, fine del colonialismo e scuola elementare obbligatoria. I rivoluzionari invece volevano tutto e subito con il "programma massimo". Nel 1904 organizzarono addirittura uno sciopero generale nazionale.
Anche i cattolici erano divisi. Dopo il famoso "non expedit" di Papa Pio IX (che vietava ai cattolici di votare), con Leone XIII le cose iniziarono a cambiare. Gli intransigenti continuavano a opporsi allo Stato italiano, i moderati erano aperti al dialogo, mentre i modernisti come Don Romolo Murri volevano un movimento democratico cristiano.
💡 Ricorda: Questa divisione interna dei partiti sarà una costante della politica italiana - anche oggi spesso i partiti si spaccano tra correnti diverse!