L'Amministrazione e i Problemi Economici
Il paese fu diviso in comuni e province senza autonomia, controllati dallo Stato centrale. I sindaci erano nominati dal re e le province amministrate dai prefetti. Per creare unità nazionale furono unificati Statuto Albertino, codici civile e penale, moneta, pesi e misure.
Il bilancio dello Stato era disastroso: per far funzionare l'amministrazione e pagare i debiti, il governo vendette terreni e beni ecclesiastici. Soprattutto, introdusse nuove tasse pesantissime.
La più odiata fu la tassa sul macinato, che colpiva pane, pasta e polenta - proprio gli alimenti base dei poveri. Questa tassa provocò rivolte e sofferenze enormi nelle classi popolari.
Alla fine le misure funzionarono: nel 1875 il Regno raggiunse il pareggio di bilancio, migliorando la fiducia nel governo e la situazione economica generale.
💡 Ricorda: Le tasse funzionarono, ma a costo di grandi sofferenze per i poveri!