Le monarchie europee tra XI e XII secolo
Con Corrado II (1024) iniziò la dinastia di Franconia. Fu costretto a promulgare la "Constitutio de feudis", con cui concesse l'ereditarietà anche dei feudi minori, indebolendo ulteriormente il potere centrale imperiale.
In Francia, i Normanni rappresentavano una fonte di grande instabilità politica. Il regno era troppo debole per allontanarli, così Carlo III il Semplice stabilì un accordo di vassallaggio. Nel 987, con Ugo Capeto, finì la dinastia carolingia e iniziò la dinastia dei Capetingi, mentre la Francia entrava in un periodo di guerra civile.
In Italia, nei primi decenni dell'XI secolo, un gruppo di Normanni francesi si rifugiò nel Sud Italia. Nel 1043 Braccio di Ferro conquistò la città di Reggio e nel 1060 il suo potere si estese su tutto il Mezzogiorno. La situazione si stabilizzò quando Papa Niccolò II nominò Roberto d'Altavilla duca di Puglia, Calabria e Sicilia. Lo stato normanno del Sud Italia divenne più unito e centralizzato, con capitale a Palermo.
🔄 Nel 1054 si verificò lo scisma tra la Chiesa d'Oriente e quella d'Occidente: Costantino XI non riconobbe più il primato del Papa e la Chiesa di Roma si definì unica e cattolica, mentre quella di Costantinopoli seguì il proprio percorso.
In Inghilterra, nel 1016 il vichingo Canuto il Grande invase il paese, ma per poco tempo. Alla sua morte, ripresero il sopravvento gli Anglo-Sassoni con Edoardo. Nel 1066, Guglielmo il Conquistatore, duca di Normandia, conquistò l'Inghilterra e governò con un potente apparato amministrativo, imponendo l'ordine e rafforzando il potere monarchico.