Gli accordi segreti e la Seconda Guerra d'Indipendenza
A Plombières (1858) Cavour e Napoleone III stringono un accordo segreto: la Francia interviene se il Piemonte viene aggredito dall'Austria. In cambio riceve Nizza e Savoia. L'Italia post-vittoria sarebbe divisa in 4 regni confederati: Nord ai Savoia, centro alla Francia, sud ai Borbone, Roma al papa.
Cavour deve ora provocare l'Austria. La soluzione è brillante: ammassa truppe al confine austro-piemontese. L'Austria abbocca e il 26 aprile 1859 dichiara guerra dopo che Vittorio Emanuele II respinge l'ultimatum di ritiro.
Scatta l'alleanza segreta: 100mila francesi sbarcano in Italia. L'esercito franco-piemontese vince a Palestro, Montebello e Magenta. Garibaldi con i Cacciatori delle Alpi libera Como, Varese, Bergamo e Brescia. Le vittorie decisive arrivano al lago di Garda: San Martino (piemontesi) e Solferino (francesi).
Ma Napoleone III si preoccupa: il Piemonte si sta espandendo oltre gli accordi. Toscana, Parma, Piacenza e Modena chiedono l'annessione. Con la Prussia che minaccia di entrare in guerra, Napoleone III firma l'armistizio di Villafranca (luglio 1859): l'Austria cede solo la Lombardia.
Lezione diplomatica: Anche le vittorie militari possono essere limitate dagli equilibri internazionali.