I Movimenti Ereticali e la Risposta della Chiesa
I movimenti ereticali del Medioevo nacquero dalla stessa spinta riformatrice che animava la Chiesa, ma si spinsero oltre i limiti dell'ortodossia. Questi gruppi non solo criticavano la moralità del clero, ma associavano i vescovi agli stessi signori feudali che opprimevano il popolo nelle campagne.
È importante distinguere tra:
- Eresie teologiche come l'arianesimo
- Eresie nate nel contesto della società urbana medievale
La maggior parte degli eretici medievali aspirava a una maggiore moralità religiosa, e questi movimenti si diffusero principalmente nelle aree urbane.
Concetto Chiave: La Pataria fu un movimento riformatore diffuso a Milano verso la metà dell'XI secolo. I suoi seguaci, chiamati patarini, denunciavano la corruzione del clero e reclamavano una riforma spirituale della Chiesa, mettendo in discussione la legittimità delle gerarchie ecclesiastiche.
I patarini si estinsero rapidamente, ma il loro impatto su Milano fu tale che la città venne successivamente definita da Papa Innocenzo III come "la tana degli eretici".
Innocenzo III 1198−1216 fu determinante nella lotta contro le eresie:
- Sostenne la superiorità del potere spirituale su quello temporale
- Rivendicò entrambi i poteri per il papato
- Alcuni storici gli attribuiscono la decisione di dirottare la IV crociata verso Costantinopoli
Nel 1215, Innocenzo III indisse il Concilio Lateranense che equiparò l'eresia al delitto di lesa maestà, punibile con la morte, eliminando così ogni forma di dissidenza religiosa.
La crociata più lunga contro gli eretici fu quella contro i catari, indetta nel 1208 e conclusa nel 1229. Questi eretici, il cui nome significa "puri", erano diffusi principalmente in Provenza.
La dottrina catara si caratterizzava per:
- Un rigido ascetismo basato sul dualismo tra bene e male
- La predicazione del distacco dai beni terreni
- Il rifiuto dei rapporti carnali, anche all'interno del matrimonio
Approfondimento: La differenza tra catari e albigesi è principalmente geografica: gli albigesi erano catari della regione di Albi, in Francia. L'eresia catara o albigese rappresentava la stessa visione dualistica del mondo.
Alla crociata contro i catari aderì la nobiltà francese, attratta anche dalle ricche terre della Provenza. Dopo vent'anni di guerra, l'eresia catara fu sconfitta, ma fu distrutta anche la civiltà cortese dei signori provenzali, che aveva dato vita alla ricca letteratura in lingua d'oil nord e d'oc sud.
Per prevenire nuove eresie, Innocenzo III introdusse:
- L'obbligo della confessione, che garantiva un maggior controllo sulle opinioni dei fedeli
- Il tribunale dell'Inquisizione, reso operativo da Gregorio IX
L'Inquisizione, inizialmente affidata ai vescovi, passò nel 1235 sotto il controllo dei frati domenicani, considerati più severi. I processi inquisitoriali non prevedevano discussioni teologiche: l'obiettivo era ottenere l'adesione formale al conformismo religioso. Gli accusati dovevano rinnegare i loro "errori" e denunciare altri eretici, pena la condanna al rogo.
In questo contesto nacquero due importanti ordini religiosi:
- I domenicani, fondati da Domenico di Guzman nel 1214
- I francescani, guidati da Francesco d'Assisi, la cui regola fu approvata nel 1209
Entrambi erano definiti "ordini mendicanti" perché abbracciavano il principio della povertà.