La Seconda Guerra Punica
Mentre Roma combatte i pirati illirici, Cartagine si riprende conquistando la penisola iberica ricca di miniere. Nel 227 a.C. Asdrubale fonda Nuova Cartagine in Spagna, ma le tensioni con Roma crescono per il controllo delle ricchezze spagnole.
La seconda guerra punica 218−202a.C. inizia quando Annibale distrugge Sagunto, città alleata di Roma. Figlio di Amilcare, Annibale odia i Romani fin da bambino e pianifica di portare la guerra direttamente in Italia.
L'incredibile marcia di Annibale attraverso i Pirenei e le Alpi con i suoi elefanti segna l'inizio della fase più drammatica. Le vittorie cartaginesi sul Ticino, Trebbia e Trasimeno culminano nella catastrofe di Canne (216 a.C.), dove la tattica del doppio accerchiamento annienta l'esercito romano.
Errore fatale: Invece di marciare su Roma dopo Canne, Annibale si ferma a Capua, permettendo ai Romani di riorganizzarsi.
Scipione l'Africano ribalta le sorti conquistando la Spagna e portando la guerra in Africa. La battaglia di Zama (202 a.C.) segna la sconfitta definitiva di Annibale. Le condizioni di pace sono durissime: 10.000 talenti d'argento, rinuncia alla flotta e divieto di guerra senza l'approvazione romana.
Roma vince grazie ai suoi cittadini-soldati e agli alleati italici fedeli, mentre Cartagine si affida solo a mercenari senza vero legame con la causa.