Il metodo Giolitti: trasformismo e sviluppo economico
Giolitti sviluppa un approccio politico unico chiamato "trasformismo moderato": si schiera a destra o sinistra secondo le convenienze. Ma la sua strategia più discussa è la "politica a due volti" - al Nord governa da progressista, al Sud da autoritario con tasse altissime.
Durante il suo governo esplode l'industria pesante italiana: nascono Fiat, Lancia e si forma la Confindustria per tutelare gli interessi degli imprenditori. Al Nord si crea il famoso triangolo industriale formato da Torino, Milano e Genova.
Sul fronte sociale nasce la CGL, il primo grande sindacato italiano per proteggere i diritti dei lavoratori. Ma Giolitti punta anche all'espansione coloniale: conquista la Libia (1911-1912) sperando di trovarvi petrolio, ma si rivela un completo fallimento.
Nel 1913, per non perdere le prime elezioni a suffragio universale maschile, firma il Patto Gentiloni con la Chiesa: in cambio del voto cattolico introduce religione obbligatoria nelle scuole e blocca il divorzio. Vince, ma nel 1914 si ritira perché ormai impopolare.
💡 Curiosità: La Libia fu soprannominata "scatolone di sabbia" per l'assenza totale delle ricchezze sperate!