1914: L'Europa verso l'abisso
I Balcani erano diventati una vera polveriera! La dissoluzione dell'Impero Ottomano aveva creato nuovi stati indipendenti, ma l'area rimaneva contesa tra Austria-Ungheria e Russia. Il pluralismo etnico, linguistico e religioso rendeva la situazione esplosiva.
L'annessione della Bosnia-Erzegovina (1908) da parte dell'Austria aveva già creato tensioni enormi. Intanto, la competizione coloniale tra le potenze europee - Francia contro Germania in Marocco, Gran Bretagna contro Russia in Asia - aumentava le rivalità globali.
L'attentato che cambiò tutto: Il 28 giugno 1914 a Sarajevo, Gavrilo Princip uccise l'arciduca Francesco Ferdinando, innescando la catastrofe europea.
Il meccanismo delle alleanze
L'ultimatum austriaco alla Serbia venne respinto, e il 28 luglio 1914 scoppiò la guerra. Il sistema di alleanze trasformò un conflitto locale in guerra mondiale: da una parte gli Alleati (Serbia, Russia, Francia, Gran Bretagna), dall'altra gli Imperi Centrali Germania,Austria−Ungheria.
Sul fronte occidentale, il Piano Schlieffen tedesco fallì quando i francesi, sostenuti dagli inglesi, fermarono l'avanzata nella battaglia della Marna (settembre 1914). La guerra lampo si trasformò in guerra di posizione con trincee e carneficine.
Sul fronte orientale, i russi ebbero successi contro l'Austria in Galizia ma furono sconfitti dai tedeschi a Tannenberg. La guerra si estese presto anche al Medio Oriente con la campagna di Gallipoli.
L'Italia entra nel conflitto
L'Italia era teoricamente alleata con l'Austria, ma solo per guerre difensive. Si aprì un acceso dibattito tra interventisti (nazionalisti, democratici, liberali conservatori) che volevano la guerra per ottenere Trento e Trieste, e neutralisti (giolittiani, cattolici, socialisti) contrari al conflitto.
Benito Mussolini, direttore dell'"Avanti!", ruppe con i socialisti diventando interventista e fondando "Il Popolo d'Italia". Il Patto di Londra (26 aprile 1915) promise all'Italia Alto Adige, Trieste, Dalmazia e Istria in caso di vittoria.
La decisione fatale: Il 24 maggio 1915 l'Italia dichiarò guerra all'Austria, nonostante l'opposizione parlamentare, trascinata dalla pressione della corona e degli interventisti.