La morte
Nel 1250, all'età di 56 anni, Federico II morì improvvisamente, lasciando un vuoto di potere che avrebbe segnato profondamente la storia italiana. Fu sepolto con grandi onori nella Cattedrale di Palermo, la città che più di tutte aveva amato e che sotto il suo regno era diventata la più fiorente d'Europa.
La sua morte segnò l'inizio di un periodo di intensi conflitti. I Comuni italiani rimasero divisi tra le fazioni guelfe (fedeli al papa) e ghibelline (fedeli all'imperatore). Questa divisione non si limitava alle città, ma penetrava al loro interno: a Firenze, per esempio, nacque la distinzione tra Guelfi bianchi (i Cerchi, aperti alle forze popolari) e Guelfi neri (i Donati, rappresentanti degli interessi delle famiglie più ricche).
La scomparsa di Federico II indebolì gravemente l'impero, che rimase senza guida per circa vent'anni in un lungo interregno. Solo nel 1273 venne eletto Rodolfo d'Asburgo, che però decise di non intervenire nella complicata situazione italiana.
Impatto storico: La morte di Federico II segnò la fine di un'epoca e l'inizio delle divisioni che avrebbero caratterizzato la storia italiana per secoli, con ripercussioni che influenzarono profondamente la cultura e la politica della penisola.