La presenza dei frati nelle città
La presenza dei frati mendicanti nelle città, anziché in luoghi isolati come i monasteri tradizionali, rappresentava una novità che generava anche perplessità. Bonaventura da Bagnoregio, importante filosofo francescano del tardo Medioevo, spiegava questa scelta con tre motivazioni principali:
Prima di tutto, i frati risiedevano nelle città "per l'edificazione" della gente, per essere più vicini quando le persone richiedevano penitenza e consigli di salvezza, offrendo un esempio concreto della loro predicazione.
In secondo luogo, per necessità alimentari: non possedendo nulla, in luoghi disabitati non avrebbero trovato chi poteva fornire loro il necessario per vivere. Inoltre, chi veniva da loro per consigli aveva bisogno di essere ospitato, e questo sarebbe stato impossibile lontano dai centri abitati.
Infine, per difesa: abitando lontano dalla gente non avrebbero potuto proteggere libri, calici, vesti e altri oggetti necessari dai ladri e dai predoni.
Rifletti: La scelta dei frati mendicanti di vivere nelle città rappresentava un cambiamento rivoluzionario nella vita religiosa medievale, adattando il messaggio evangelico alle nuove realtà urbane!
Questa presenza attiva nelle città permise ai nuovi ordini di diventare protagonisti della vita religiosa e sociale del tardo Medioevo. I Domenicani si distinsero come predicatori e teologi (uno dei più famosi sarà Tommaso d'Aquino), mentre i Francescani influenzarono profondamente la spiritualità popolare con il loro esempio di povertà e semplicità.
Il contrasto tra questi nuovi ordini, impegnati nella società urbana, e i tradizionali ordini monastici, isolati nelle campagne, rifletteva i cambiamenti sociali ed economici dell'Europa medievale, sempre più caratterizzata dallo sviluppo delle città e dei commerci.