Le Istituzioni Repubblicane
Dopo la cacciata dei re, Roma si dotò di un sistema complesso di magistrature con tre caratteristiche fondamentali: erano elettive, collegiali (più persone per carica) e temporanee.
Il consolato era la massima magistratura: due consoli eletti per un anno comandavano l'esercito, stipulavano accordi internazionali e avevano diritto di vita e di morte. Potevano anche bloccarsi a vicenda con il veto.
I pretori amministravano la giustizia e pubblicavano editti che divennero la base del diritto romano. In emergenze estreme si nominava un dittatore con pieni poteri per massimo sei mesi.
Le altre magistrature erano altrettanto importanti: i questori gestivano le finanze pubbliche, i censori facevano il censimento e controllavano la moralità, gli edili si occupavano della vita quotidiana della città (pulizia, incendi, spettacoli).
Il Senato divenne l'organo più potente della Repubblica, dirigendo la politica estera e affiancando i magistrati. Da 100 senatori monarchici si passò a 300 repubblicani con carica vitalizia.
💡 Geniale: Il sistema dei "pesi e contrappesi" impediva che una sola persona concentrasse tutto il potere, una lezione che vale ancora oggi!