Cattolici, Riforme e Fine dell'Età Giolittiana
Il "non expedit" di Pio IX vietava ai cattolici di votare, ma Pio X ammorbidisce questa posizione nel 1904. Si sviluppano i sindacati cattolici e nasce l'Azione Cattolica, che organizza i laici sotto la guida del papa.
Giolitti sigla il patto Gentiloni con l'Unione elettorale cattolica: i cattolici votano i candidati liberali in cambio della tutela degli interessi della Chiesa. Questa alleanza gli fa vincere le elezioni.
La riforma più democratica dell'epoca è l'introduzione del suffragio universale maschile: possono votare tutti gli uomini di 30 anni, mentre dai 21 anni solo chi ha fatto il militare o sa leggere e scrivere. Gli elettori passano dal 9,5% al 24% della popolazione.
Nel 1911 Giolitti riprende la politica coloniale conquistando la Libia dopo la guerra contro la Turchia, formalizzata nel 1912 con il trattato di Losanna. Però la guerra danneggia governo ed economia, costringendo Giolitti alle dimissioni. Antonio Salandra diventa il nuovo presidente del consiglio, chiudendo definitivamente l'età giolittiana.
📚 Per l'interrogazione: Ricorda che il suffragio universale maschile e la conquista della Libia sono i due eventi simbolo della fine di questo periodo storico.