La storia degli Ebrei in Canaan rappresenta uno dei capitoli più significativi dell'antica storia del Medio Oriente.
Gli Ebrei si stabilirono nella terra di Canaan intorno al XIII secolo a.C., dove trovarono diversi popoli già insediati, tra cui i popoli della porpora in Canaan, famosi per la loro abilità nella produzione di tessuti pregiati e tinture. Questa regione era caratterizzata da una grande diversità culturale e commerciale, con città-stato indipendenti che controllavano le principali rotte commerciali tra Egitto e Mesopotamia. Gli Ebrei, inizialmente organizzati in tribù, dovettero confrontarsi con queste popolazioni per stabilire il proprio territorio.
Il periodo più florido della presenza ebraica in Canaan si realizzò con il regno di Israele e re Salomone, quando le dodici tribù si unificarono sotto un'unica monarchia. Sotto il regno di Salomone, Gerusalemme divenne la capitale e fu costruito il Primo Tempio, simbolo dell'unità religiosa e politica del popolo ebraico. Durante questo periodo, il regno raggiunse il suo massimo splendore, caratterizzato da una forte espansione territoriale, sviluppo commerciale e culturale. Salomone stabilì importanti relazioni diplomatiche con i regni vicini, in particolare con l'Egitto e la città di Tiro, e promosse grandi opere architettoniche. La sua saggezza e il suo governo sono rimasti celebri nella tradizione, rappresentando un'epoca d'oro nella storia del popolo ebraico. Questo periodo di unità e prosperità terminò dopo la morte di Salomone, quando il regno si divise in due parti: il Regno di Israele a nord e il Regno di Giuda a sud.