Roma e Venezia: completare l'unità d'Italia
Il progetto Italia era ancora incompleto: mancavano Veneto, Trentino, Trieste (in mano all'Austria) e soprattutto Roma, che era ancora del Papa. Una situazione imbarazzante per un paese che si voleva moderno!
Per il Veneto, l'Italia fece una mossa furba: si alleò con la Prussia di Bismarck contro l'Austria nel 1866. Peccato che l'esercito italiano venne sconfitto sia a terra (Custoza) che in mare (Lissa)! Per fortuna vinse la Prussia, quindi l'Italia ottenne comunque il Veneto.
La questione romana era più complicata. Il Parlamento aveva già dichiarato Roma capitale, ma Napoleone III proteggeva il Papa con le sue truppe. Cavour voleva una "libera chiesa in libero stato", ma altri politici erano decisamente anticlericali.
Colpo di scena: Nel 1862 l'esercito italiano sparò contro Garibaldi sull'Aspromonte per fermarlo dal marciare su Roma!
Papa Pio IX non voleva compromessi e nel 1864 pubblicò il Sillabo, condannando socialismo, liberalismo e praticamente tutto il mondo moderno. La tensione tra Stato e Chiesa diventava esplosiva.
Finalmente, nel 1870, con Napoleone III sconfitto dalla Prussia, i bersaglieri entrarono a Roma dalla breccia di Porta Pia. Il Papa si chiuse in Vaticano e con il "non expedit" vietò ai cattolici di partecipare alla politica italiana.