La Prima Guerra Mondiale: Cause e Neutralità
La Prima Guerra Mondiale (1914-1918) non scoppiò dal nulla, ma fu il risultato di tensioni accumulate per anni. Le cause erano un mix esplosivo di rivalità politiche, economiche e militari.
Politicamente, la Francia voleva riprendersi Alsazia e Lorena dalla Germania, l'Italia sognava Trento e Trieste, e Austria e Russia si contendevano i Balcani. L'Europa era divisa in due blocchi: Triplice Alleanza (Germania, Austria, Italia) contro Triplice Intesa (Francia, Gran Bretagna, Russia).
La corsa al riarmo aveva trasformato l'Europa in una polveriera, mentre la competizione coloniale aumentava le tensioni. Culturalmente, intellettuali come D'Annunzio e Marinetti vedevano nella guerra un modo per dare gloria all'Italia.
La scintilla scoppiò il 28 giugno 1914 a Sarajevo: l'arciduca Francesco Ferdinando fu assassinato da un nazionalista serbo. L'Austria dichiarò guerra alla Serbia e le alleanze fecero il resto, trascinando l'Europa nel conflitto.
L'Italia inizialmente rimase neutrale, sostenendo che la Triplice Alleanza era difensiva e non offensiva. I neutralisti (socialisti, cattolici, Giolitti) erano in maggioranza, ma gli interventisti avevano il sostegno del re e dei giornali.
Momento decisivo: Il 26 aprile 1915 l'Italia firmò segretamente il Patto di Londra, impegnandosi a entrare in guerra a fianco dell'Intesa!