Le riforme di Giolitti e la politica interna
Giolitti presentò un progetto di nazionalizzazione delle ferrovie, in base al quale lo Stato avrebbe garantito le risorse necessarie per potenziare l'intero sistema ferroviario. La legge fu approvata e nacquero le Ferrovie di Stato.
Esempio: La nazionalizzazione delle ferrovie è un esempio concreto dell'intervento statale nell'economia durante l'età giolittiana.
Tra le altre importanti riforme di Giolitti, ci furono:
- L'introduzione del suffragio universale maschile
- L'approvazione del monopolio statale delle assicurazioni sulla vita
Giolitti si dimostrò interessato anche a una collaborazione con il mondo cattolico, soprattutto dopo il fallito tentativo di alleanza con i socialisti. Questa apertura portò al cosiddetto Patto Gentiloni.
Definizione: Il Patto Gentiloni fu un accordo in base al quale i cattolici accettarono di votare i candidati liberali per sbarrare la strada a quelli socialisti. In cambio, ottennero da Giolitti la promessa che il Parlamento non avrebbe approvato nessuna legge che potesse offendere la sensibilità cattolica.
Durante l'età giolittiana, l'economia italiana conobbe un vero e proprio decollo industriale, interrotto solo da una crisi mondiale di breve durata. Si trattò di un processo di ammodernamento che trasformò l'Italia in una nazione parzialmente industrializzata. Il PIL, principale indice di crescita, aumentò, così come il reddito pro capite.
Highlight: Il decollo industriale dell'età giolittiana trasformò l'Italia in una nazione parzialmente industrializzata, con significativi aumenti del PIL e del reddito pro capite.
L'intervento dello Stato fu fondamentale per lo sviluppo industriale. Lo Stato fu il principale committente dell'industria siderurgica e meccanica, a cui si aggiunse il protezionismo doganale. Fu inoltre riordinato il sistema bancario italiano con la fondazione della Banca d'Italia, che svolse un ruolo di controllo e di coordinamento dell'intero sistema.
Esempio: La nascita dell'ILVA, le cui vicende mostrarono chiaramente l'intreccio tra industria e finanza, è un esempio emblematico dello sviluppo industriale dell'epoca.
Nonostante questi progressi, l'Italia rimaneva un paese povero di materie prime e lo sviluppo industriale si concentrò principalmente nel Nord, accentuando il divario con il Mezzogiorno.