La Destra Storica e l'organizzazione dello Stato
La Destra Storica, al governo dal 1861 al 1876, dovette affrontare la sfida di dare un assetto politico all'Italia unificata. Si optΓ² per uno Stato accentrato, sul modello francese, con un forte controllo sugli enti locali.
Highlight: Il fenomeno della "piemontesizzazione" vide l'estensione del modello amministrativo del Regno di Sardegna a tutta l'Italia.
Caratteristiche principali del periodo della Destra Storica:
- Monarchia costituzionale guidata da Vittorio Emanuele II
- Adozione dello Statuto Albertino come costituzione
- Voto per censo limitato al 2% della popolazione
- Legge Casati sull'istruzione (1863) con soli due anni di obbligo scolastico
- Introduzione della coscrizione obbligatoria
Example: La legge elettorale prevedeva il voto solo per i maschi di almeno 25 anni, alfabetizzati e con un reddito minimo di 40 lire annue (equivalenti a circa 150.000 β¬ attuali).
La principale sfida economica era il risanamento del bilancio statale, gravato dai debiti accumulati durante le guerre d'indipendenza. Per far fronte a questa situazione, il governo adottΓ² una politica fiscale restrittiva, aumentando sia le imposte dirette che quelle indirette.
Definition: Politica liberista - approccio economico basato sul libero scambio di merci senza dazi doganali.
La Destra Storica adottΓ² una politica economica liberista, mirando al pareggio di bilancio. Questa scelta, tuttavia, penalizzΓ² particolarmente il Sud Italia, la cui produzione artigianale non era competitiva sul mercato internazionale.
Questo riassunto della Destra e Sinistra storica evidenzia le principali caratteristiche e sfide del periodo post-unitario, fondamentali per comprendere le differenze tra Nord e Sud Italia che persistono ancora oggi.