La Questione Sociale nell'Italia Giolittiana
Durante l'Età giolittiana, la forza del movimento dei lavoratori crebbe notevolmente, grazie a diversi fattori:
- L'istruzione elementare obbligatoria e gratuita LeggeCoppinodel1877
- L'allargamento del diritto di voto nel 1882
- Un forte incremento demografico
- La nascita di organizzazioni dei lavoratori come le Camere del Lavoro e il Partito Socialista Italiano
Esempio: Nelle campagne si diffusero le leghe dei contadini, divise in "leghe rosse" socialiste e "leghe bianche" cattoliche.
Giolitti riconobbe l'importanza della classe operaia nella vita politica, economica e culturale italiana. Di conseguenza, adottò una politica di maggiore libertà d'azione per i lavoratori e promosse una legislazione assistenziale e previdenziale adeguata.
Quote: "Giolitti si rese conto che la classe operaia era una forza di primo piano della vita politica, economica e culturale italiana."
Tra il 1901 e il 1902, in risposta ai numerosi scioperi, Giolitti emanò diverse leggi a favore dei lavoratori:
- Istituzione del Consiglio superiore del lavoro 1902
- Norme per limitare il lavoro notturno, femminile e minorile
- Assicurazione per gli infortuni sul lavoro
- Pacchetto di leggi per il Sud, con sgravi fiscali per i ceti rurali
- Nascita di aziende municipalizzate e nazionalizzazione della linea telefonica
Highlight: La politica di Giolitti mirava a mantenere l'ordine pubblico restando neutrale e favorevole alle trattative tra lavoratori e datori di lavoro.
Queste riforme segnarono un importante passo avanti nella gestione della questione sociale durante il Governo Giolitti, contribuendo a migliorare le condizioni dei lavoratori e a stabilizzare il quadro politico italiano all'inizio del XX secolo.