Francesco Crispi: l'uomo forte (1887-1896)
Francesco Crispi, ex garibaldino, si presentรฒ come l'"uomo forte" dell'Italia. Voleva governare con autoritร , ispirandosi al modello di Bismarck, per accrescere il prestigio dello stato italiano.
Le sue riforme interne furono significative: ampliรฒ ulteriormente il diritto di voto, fece una riforma sanitaria che ridusse il potere della Chiesa, abolรฌ la pena di morte e rafforzรฒ i poteri del governo rispetto al parlamento.
Il paese perรฒ viveva forti conflittualitร sociali. Nelle campagne la situazione era esplosiva: al Sud la gente emigrava in massa, mentre al Nord si formรฒ un proletariato agricolo che si organizzรฒ in leghe e faceva scioperi per ottenere salari migliori e diritti.
In politica estera Crispi fu aggressivo e ambizioso. L'Eritrea diventรฒ colonia italiana nel 1890 e in Somalia si stabilรฌ un protettorato. Ma quando nel 1895 tentรฒ di conquistare l'Etiopia, l'esercito italiano subรฌ una sconfitta umiliante ad Adua che causรฒ la caduta del governo.
๐ก Lezione chiave: Crispi rappresenta il tentativo di fare dell'Italia una grande potenza europea, ma la sconfitta di Adua dimostrรฒ i limiti del paese.
La fine del governo Crispi chiuse un'epoca: l'Italia aveva fatto passi avanti enormi dalla nascita, ma rimanevano problemi strutturali che si sarebbero trascinati nel nuovo secolo.