Economia e politica estera: protezionismo e Triplice Alleanza
Dagli anni '80 la "grande depressione" colpì duramente l'Europa. Industriali e agricoltori italiani chiesero protezione contro i prodotti stranieri. La Sinistra abbandonò il libero scambio e adottò alte tariffe doganali su grano e prodotti industriali.
Il protezionismo aiutò l'industria italiana ma fece aumentare il prezzo del pane, peggiorando le condizioni di vita delle masse popolari. Per molti italiani l'emigrazione diventò l'unica scelta possibile.
In politica estera ci fu una svolta clamorosa: l'occupazione francese della Tunisia (1881) irritò profondamente l'Italia, che guardava con interesse a quel paese. Per uscire dall'isolamento internazionale, nel 1882 l'Italia firmò la Triplice Alleanza con Austria e Germania.
Questo accordo difensivo scatenò proteste furiose: allearsi con l'Austria significava rinunciare alle "terre irredente" (Trentino e Friuli Venezia Giulia). Però arrivarono capitali tedeschi che finanziarono industrie e banche italiane.
Iniziò anche l'avventura coloniale: nel 1882 l'Italia occupò una striscia sul Mar Rosso, poi nel 1885 conquistò Massaua in Eritrea. Ma nel 1887 un reparto di 500 italiani fu massacrato dall'imperatore d'Etiopia.
Scelte controverse: L'alleanza con l'Austria fece arrabbiare molti italiani, ma portò anche sviluppo economico e nuove opportunità.