La cupola di Santa Maria del Fiore: capolavoro di Brunelleschi
La cupola di Santa Maria del Fiore, capolavoro di Filippo Brunelleschi, è considerata una delle più grandi opere architettoniche del Rinascimento fiorentino. Con i suoi 116,50 metri di altezza totale, di cui 55 metri a livello di imposta e 21 metri solo per la lanterna, la cupola domina ancora oggi lo skyline di Firenze.
Highlight: La cupola di Brunelleschi è un miracolo di ingegneria, essendo stata costruita senza centine di sostegno e rimanendo autoportante.
La costruzione della cupola richiese 16 anni di lavoro intenso, con Brunelleschi che supervisionava personalmente ogni aspetto del progetto. La struttura è composta da due cupole concentriche con un'intercapedine tra di esse, una soluzione innovativa che ne garantisce la stabilità.
Vocabulary: Intercapedine - spazio vuoto tra due strutture parallele.
Brunelleschi utilizzò la tecnica dell'opus spicatum (a spina di pesce) per la disposizione dei mattoni, impiegando circa 4 milioni di mattoni per l'intera struttura. La cupola pesa circa 37.000 tonnellate e si erge su un tamburo di 13 metri.
Quote: "La grande macchina", così Michelangelo definì la cupola di Brunelleschi, sottolineandone la grandiosità e l'innovazione tecnica.
L'opera di Brunelleschi non si limitò alla sola cupola: egli si dimostrò un vero urbanista, ingegnere e architetto completo, influenzando profondamente lo sviluppo dell'architettura rinascimentale. La sua cupola servì da ispirazione per molte opere successive, inclusa la cupola di San Pietro a Roma.