Il Sabba: l'ultimo viaggio nell'orrore
I "Sabba delle streghe" concludono il percorso artistico di Goya nell'esplorazione dei suoi demoni interiori. Queste rappresentazioni di rituali dove le streghe si accoppiano col diavolo sono pura espressione dell'inconscio dell'artista.
Nel "Grande Caprone" il diavolo, simboleggiato dal caprone centrale, riceve in offerta bambini i cui corpi diventano scheletrici e vengono sparsi per terra. Uno stormo di pipistrelli in alto enfatizza l'atmosfera straziante, creando un'opera di puro orrore visionario.
Il secondo "Sabba" porta la sperimentazione all'estremo: il Caprone appare come semplice ombra, le figure sono minimizzate e quasi indistinguibili tra loro. L'opera perde profondità diventando quasi bidimensionale - un'anticipazione incredibile dell'arte moderna.
Con queste opere Goya completa la sua rivoluzione artistica: dall'imitazione della realtà alla rappresentazione pura dell'interiorità, aprendo la strada a tutte le correnti artistiche successive dall'800 fino ai giorni nostri.
💡 Legacy: Le idee rivoluzionarie di Goya - rifiuto dell'imitazione, arte come conoscenza sensoriale e libertà espressiva - sono ancora alla base dell'arte contemporanea!