Il Neoclassicismo: Quando l'Arte Riscopre l'Antichità
Immagina di vivere in un'epoca di rivoluzioni e scoperte incredibili: la Rivoluzione francese, quella industriale, e poi improvvisamente vengono riportate alla luce Pompei ed Ercolano! È proprio questo il contesto in cui nasce il Neoclassicismo secondametaˋdelSettecento−1815.
Il movimento nasce come una vera ribellione contro il Barocco e il Rococò, considerati troppo eccessivi e irrazionali per l'epoca illuminista. Winckelmann, il critico d'arte tedesco, diventa il guru del movimento teorizzando che la perfezione artistica si raggiunge solo imitando i modelli greci e romani.
La sua famosa definizione di "nobile semplicità e quieta grandezza" diventa il mantra degli artisti neoclassici. Secondo lui, l'arte greca è come il mare: anche quando la superficie è agitata, il fondo rimane sempre tranquillo. Ecco perché gli artisti neoclassici non rappresentano mai il momento culminante dell'azione, ma quello precedente o successivo.
Antonio Canova (1757-1822) è il re indiscusso di questo movimento. Nato a Possagno in Veneto, si trasferisce a Roma a 22 anni dove può ammirare dal vivo i capolavori classici. Diventa così bravo che tutti lo vogliono: da Napoleone ai Borboni, dagli Asburgo al Papa!
💡 Curiosità: Il "Grand Tour" in Italia era diventato una moda tra i giovani nobili europei, un po' come oggi fare l'Erasmus!
La sua prima grande opera romana, Teseo sul Minotauro, dimostra perfettamente i principi di Winckelmann. L'eroe è rappresentato dopo la battaglia, completamente rilassato, simbolo della ragione che vince sull'irrazionalità. Il corpo è idealizzato, non naturalistico, perché Canova cerca la bellezza ideale che non esiste in natura.