Il presepe di Greccio: l'architettura prende vita
Nel 1223 san Francesco inventò il presepe, e Giotto ce lo racconta con una maestria tecnica strabiliante. La scena si svolge nel coro di una chiesa, con fedeli e frati che circondano il santo mentre depone il bambino.
L'aspetto più impressionante? Lo spazio architettonico concreto e realistico. Giotto disegna tutto con una prospettiva intuitiva ma efficacissima: il crocifisso inclinato (scopri com'erano fatte le croci da dietro!), il ciborio romano, il leggio che si articola perfettamente nello spazio, il pulpito visto dal retro.
I cantori sono un capolavoro di osservazione: bocche spalancate e teste in alto per i tenori, bocca più chiusa per il basso. Le donne si affollano all'ingresso dell'iconostasi, tutti su piani diversi senza mai dare l'effetto di schiacciarsi o volare nell'aria.
Nella Predica agli uccelli, Francesco parla a uno stormo che resta immobile ad ascoltarlo. Questo episodio illustra perfettamente il Cantico delle creature, il testo poetico più antico della letteratura italiana. Francesco aveva riscoperto il valore del mondo terreno, vedendo in ogni creatura un riflesso di Dio.
💡 Rivoluzione culturale: Con Francesco e Giotto finisce il disprezzo medievale per il mondo terreno - nasce l'amore per la natura e la vita!