Il Gotico temperato italiano
In Italia il gotico diventa "temperato" - e non è una questione di clima! Gli architetti italiani, troppo legati alle tradizioni romaniche e classiche, adattano lo stile francese creando qualcosa di unico. L'arco a sesto acuto è meno pronunciato, spesso mancano le torri in facciata e gli archi rampanti.
I monaci cistercensi diffondono il gotico italiano dal XIII secolo, ma con la loro filosofia di semplicità: chiese dalle forme equilibrate, decorazioni ridotte all'essenziale, muri continui e finestre più piccole. Esempi perfetti sono San Galgano e Sant'Antimo presso Siena.
Nelle grandi cattedrali come il Duomo di Siena e il Duomo di Orvieto, il gotico si manifesta con "forme più pacate" rispetto ai modelli francesi. È come se gli architetti italiani avessero detto: "Ci piace l'idea, ma facciamolo alla nostra maniera!"
Un elemento interessante accomuna la Basilica del Santo a Padova, San Francesco a Bologna e San Lorenzo Maggiore a Napoli: il deambulatorio con le cappelle radiali. È quel corridoio che gira intorno all'altare e permette ai pellegrini di visitare le cappelle senza disturbare le funzioni.
Ricorda: Il gotico italiano è la dimostrazione che ogni cultura sa adattare le innovazioni al proprio gusto e alle proprie tradizioni!