Federico Barbarossa e lo scontro con i Comuni
Tutto inizia nel 1125 con una guerra di successione in Germania che sembra uscita da un film d'azione. Da una parte i Guelfi (duchi di Baviera), dall'altra i Ghibellini (famiglia degli Svevi) si contendono il trono a colpi di spada. Vince Federico I di Svevia, detto Barbarossa, che però è furbo: essendo imparentato con entrambe le famiglie, riesce a fare pace.
Quando Federico scende in Italia nel 1154, scopre che i Comuni si sono presi delle libertà che non gli piacciono per niente. Questi avevano usurpato le regalie (i diritti sovrani che spettano solo all'imperatore). Non tutti però sono contro di lui: i Comuni minori vogliono fermare l'espansione di Milano, e il papa ha i suoi problemi con Arnaldo da Brescia che ha creato un comune a Roma.
Federico non scherza: distrugge Milano, fa arrestare Arnaldo da Brescia e convoca la famosa Dieta di Roncaglia per riaffermare il suo potere. Ma i Comuni maggiori non si arrendono facilmente.
💡 Curiosità: Da questo scontro nascono i termini "guelfo" e "ghibellino" che divideranno l'Italia per secoli - i primi sostenevano il papa, i secondi l'imperatore.
La risposta dei Comuni è geniale: con l'aiuto del papa Alessandro III creano la Lega Lombarda. Lo scontro finale avviene nella Battaglia di Legnano, dove Federico viene sconfitto clamorosamente. Alla fine si arriva alla Pace di Costanza: i Comuni possono governarsi da soli, ma devono riconoscere l'imperatore.