L'Amministrazione dell'Impero
Carlo Magno non è solo un guerriero, ma anche un amministratore intelligente. Divide il suo impero in contee (territori interni), marche (territori di confine) e ducati (per popoli con forte identità etnica). Ognuno ha il suo capo: conti, marchesi e duchi che formano l'aristocrazia laica.
Per tenere sotto controllo questi nobili, Carlo inventa i missi dominici - ispettori che girano per controllare che tutti facciano il loro dovere. Introduce monete d'argento per rilanciare l'economia e organizza le assemblee (placiti) ogni due anni per emanare leggi importanti chiamate capitolari.
L'imperatore si interessa anche alla cultura: crea la scuola palatina e inventa la scrittura carolina, molto più semplice da leggere. Quando Carlo muore nel 814, lascia l'impero a Ludovico il Pio, ma le cose si complicano subito.
Il regno viene diviso tra i tre figli con il famoso Giuramento di Strasburgo (842), pronunciato in lingua volgare perché ormai nemmeno i soldati capivano più il latino. L'impero si frantuma definitivamente.
💡 Ricorda: La divisione dell'impero carolingio crea le basi per la nascita di Francia, Germania e Italia come entità separate!