L'Iconoclastia e la Donazione di Sutri: Eventi Cruciali nell'Italia Medievale
L'VIII secolo segnò un periodo di profondi cambiamenti nei rapporti tra potere religioso e politico in Italia. Nel 726, l'imperatore Leone III di Bisanzio emanò un editto che diede inizio al periodo iconoclasta, ordinando la distruzione di tutte le immagini sacre raffiguranti Cristo e i santi. Questa decisione provocò una frattura profonda tra l'Impero bizantino e la Chiesa di Roma.
Definizione: L'iconoclastia dalgreco"distruzionedelleimmagini" fu un movimento religioso-politico che si oppose al culto delle immagini sacre, sostenendo l'impossibilità di rappresentare il divino attraverso forme materiali.
In questo contesto di tensione religiosa e politica, il re longobardo Liutprando 712−744 vide l'opportunità di espandere il proprio dominio. Approfittando dei tumulti causati dall'editto iconoclasta, Liutprando occupò Ravenna e avanzò nei territori romani, conquistando Narni e Sutri. Questa espansione territoriale rappresentò una minaccia diretta per il papato.
La svolta decisiva avvenne nel 728 con la Donazione di Sutri, quando Papa Gregorio II convinse Liutprando a cedere alla Chiesa i territori conquistati nel Lazio, inclusa Sutri. Questo atto storico segnò l'inizio del potere temporale della Chiesa e della sovranità territoriale dei papi, gettando le basi per la formazione dello Stato Pontificio.
Evidenziazione: La Donazione di Sutri del 728 rappresenta il primo documento storico che attesta la nascita del potere temporale della Chiesa, segnando l'inizio di un'era in cui il papato divenne anche un'entità politica e territoriale.