L'Assolutismo si Espande in Europa
Dopo la morte di Luigi XIV nel 1715, l'assolutismo si diffuse in tutta Europa, ma ogni paese lo interpretò a modo suo. La Russia di Pietro il Grande è l'esempio più spettacolare: questo zar trasformò un paese arretrato in una potenza europea!
Pietro conquistò prima la fortezza turca di Azov, poi sconfisse la Svezia per il controllo del Baltico e fondò San Pietroburgo nel 1703. Le sue truppe arrivarono fino alla Siberia e alle isole di fronte al Giappone. Alla sua morte nel 1725, la Russia era diventata un impero euro-asiatico immenso.
La Prussia di Federico I puntò tutto sull'esercito, introducendo la leva obbligatoria e creando una macchina militare efficientissima. L'Impero Asburgo con Leopoldo I cercò di imporre il cattolicesimo con la forza, combattendo guerre contro i turchi musulmani.
Tattica vincente: Pietro il Grande creò la "Tavola dei ranghi" - un sistema che permetteva anche ai non-nobili di diventare aristocratici in base al merito. Rivoluzionario per l'epoca!
L'Inghilterra Sceglie una Strada Diversa
Mentre l'Europa continentale abbracciava l'assolutismo, l'Inghilterra sperimentava qualcosa di completamente diverso. Dopo la dittatura di Oliver Cromwell, il paese restaurò la monarchia con Carlo II, ma le tensioni non finirono.
Il problema esplose con Giacomo II, cattolico in un paese protestante. Il Parlamento reagì invitando Guglielmo III d'Orange (protestante) a prendere il trono - fu la "Gloriosa Rivoluzione" del 1688, chiamata così perché avvenne senza spargimenti di sangue.
I nuovi sovrani dovettero firmare la "Dichiarazione dei diritti" (1689), che limitava i poteri del re e rafforzava quelli del Parlamento. L'Act of Settlement (1701) stabilì regole ancora più precise: niente sovrani cattolici, elezioni regolari, e persino la possibilità di processare il re con l'impeachment.
Nasceva così la monarchia parlamentare - il re regnava, ma il Parlamento governava. Un modello che influenzerà tutta la politica moderna!