RNA non codificanti e flusso dell'informazione genetica
Oltre agli RNA coinvolti nella sintesi proteica, esistono gli RNA non codificanti (ncRNA) che non vengono tradotti in proteine. Questi RNA, di lunghezza variabile, svolgono importanti ruoli regolatori nell'espressione genica. Alcuni ncRNA, chiamati ribozimi, possiedono attività catalitica e partecipano a processi come la rimozione degli introni dagli mRNA eucariotici.
Il flusso dell'informazione genetica segue un percorso specifico: il DNA contiene le istruzioni per sintetizzare tutte le proteine di un organismo. La porzione di DNA che specifica un prodotto proteico è chiamata gene.
Nel 1958, Francis Crick formulò il "dogma centrale della biologia": l'informazione genetica fluisce dal DNA all'RNA e infine alle proteine. Questo processo è generalmente unidirezionale, anche se è stato scoperto che l'informazione può passare dall'RNA al DNA mediante la trascrizione inversa.
💡 Oggi definiamo un gene come un segmento di DNA che dirige la sintesi di uno specifico RNA, poiché non tutti gli RNA codificano per proteine.
Il codice genetico si basa su triplette di nucleotidi (codoni): ogni tripletta specifica un amminoacido. Con quattro possibili nucleotidi, esistono 64 diverse triplette, ma solo 20 amminoacidi nelle proteine. Questo significa che più codoni possono specificare lo stesso amminoacido, rendendo il codice genetico ridondante.