Ultimi anni e pensiero politico di Cicerone

Gli ultimi anni di Cicerone furono segnati da delusioni politiche e dispiaceri privati. Dopo la morte di Cesare nel 44 a.C., si schierò dalla parte dei cesaricidi, attaccando violentemente Antonio con le "Filippiche".

Definition: Le Filippiche erano una serie di 14 discorsi pronunciati da Cicerone contro Marco Antonio, prendendo il nome dalle orazioni di Demostene contro Filippo di Macedonia.

Il pensiero politico di Cicerone si basava su due concetti fondamentali:

1. Concordia Ordinum: la necessità di concordia tra senatori ed equites.
2. Consensus omnium bonorum: la collaborazione tra tutti gli uomini onesti per il bene della Repubblica.

Example: Cicerone sosteneva che gli aristocratici dovessero governare affiancati dai cittadini interessati al mantenimento della Repubblica.

Cicerone fu un "Homo Novus", il primo della sua famiglia ad entrare in politica, e questo influenzò notevolmente la sua visione politica e sociale.

Vita e carriera di Cicerone

Cicerone nacque nel 106 a.C. ad Arpino, nel Lazio sudorientale. La sua carriera oratoria iniziò a 25 anni, ottenendo subito successo con la sua prima causa "Pro Quinctio". Dopo un periodo di studi in Asia Minore e Grecia, tornò a Roma per intraprendere la carriera politica.

Highlight: Nel 70 a.C. Cicerone difese con successo le città siciliane contro l'ex governatore Verre, accusato di concussione e malgoverno.

Nel 63 a.C. fu eletto console, sconfiggendo Catilina e schierandosi su posizioni conservatrici a favore degli optimates. La sua vita politica subì un declino durante il primo triumvirato, culminando con l'esilio in Grecia nel 58 a.C.

Vocabulary: Optimates - fazione politica conservatrice dell'antica Roma, opposta ai populares.

Tornato a Roma nel 57 a.C., Cicerone si avvicinò a Pompeo e Cesare, riducendo la sua attività politica ma intensificando quella di avvocato. Durante la guerra civile tra Cesare e Pompeo, si schierò inizialmente con quest'ultimo, ma si riconciliò con Cesare dopo la sconfitta di Farsalo nel 47 a.C.

Quote: "La storia è testimone dei tempi, luce della verità, vita della memoria, maestra della vita, nunzia dell'antichità." - Cicerone

Le opere oratorie di Cicerone

Le orazioni di Cicerone si dividono in due categorie principali:

1. Giudiziarie: pronunciate in tribunale
2. Deliberative: pronunciate pubblicamente, in Senato o davanti al popolo

Cicerone utilizzava tre stili oratori:

• Asiano: stile ampolloso
• Rodiese: via di mezzo tra Asiano e Atticismo
• Atticismo: stile scarno

Highlight: Prima di pronunciarle, Cicerone scriveva le sue orazioni, ma le pubblicava solo dopo averle riviste e modificate nella forma.

Tra le orazioni giudiziarie più famose troviamo:

• Le Verrinae: contro Verre, non furono pronunciate completamente a causa della schiacciante vittoria iniziale di Cicerone.
• Pro Milone: in difesa di Milone, processato per la morte di Clodio nel 52 a.C.

Tra le orazioni deliberative spiccano:

• Pro lege Manilia: a favore della legge che assegnava a Pompeo poteri straordinari per la guerra contro Mitridate.
• Le Catilinariae: quattro discorsi pronunciati tra novembre e dicembre del 63 a.C. contro Catilina.

Quote: "Non vi è nulla di più incerto del favore popolare, nulla di più oscuro della volontà degli uomini, nulla di più ingannevole di tutto il sistema elettorale." - Cicerone