Le Opere Retoriche di Marco Tullio Cicerone: Un'Analisi Approfondita
Marco Tullio Cicerone ci ha lasciato un patrimonio inestimabile di opere retoriche che ancora oggi influenzano il pensiero e l'arte oratoria. Le sue opere più importanti nel campo della retorica rivelano una profonda comprensione dell'arte del parlare in pubblico e dell'argomentazione.
Il "De inventione", la prima delle opere retoriche di Cicerone, si concentra esclusivamente sulla fase iniziale dell'orazione. Quest'opera, scritta durante la giovinezza dell'autore, pone le basi per la sua successiva evoluzione teorica nel campo della retorica.
Il "De oratore", scritto dopo il suo ritorno dall'esilio e ambientato nel 91 a.C., rappresenta una svolta significativa. In questo dialogo, i personaggi principali Crasso e Antonio diventano portavoce del pensiero ciceroniano, enfatizzando l'importanza di una formazione completa dell'oratore.
Definizione: Il modello retorico ciceroniano si basa sullo stile rodiense, una via di mezzo ispirata a Demostene, che combina tecnica oratoria e vasta cultura generale.
Nel "Brutus", ambientato nella villa urbana di Cicerone, l'autore affronta la controversia tra asiani e atticisti attraverso un dialogo con Bruto e Attico. Quest'opera evidenzia due approcci contrastanti all'oratoria: lo stile asiano, ricco di figure retoriche, e quello atticista, più sobrio e essenziale.