Le opere filosofiche: un percorso di consolazione e riflessione
L'ultima fase della produzione di Cicerone è occupata da una profonda riflessione su temi filosofici. Dal 45 a.C. in poi, in coincidenza di eventi dolorosi (in particolare la morte dell'amata figlia Tullia), i lavori filosofici di Cicerone si intensificano notevolmente.
A questi anni risale l'Hortensius, un testo quasi interamente perduto che esortava allo studio della filosofia. Nelle sue opere filosofiche, Cicerone adotta per lo più la forma dialogica ispirata all'esempio platonico, affrontando varie branche di questa disciplina: la morale, la religione e la gnoseologia (teoria della conoscenza).
Il centro della ricerca morale ciceroniana è costituito dalla volontà di determinare il sommo bene e stabilire norme di comportamento per l'uomo della società romana. Il De finibus bonorum et malorum ("Sul sommo bene e il sommo male"), considerato da alcuni il capolavoro filosofico di Cicerone, passa in rassegna le posizioni di epicurei, stoici e accademico-peripatetici.
💡 Cicerone non è un filosofo originale ma un eccezionale divulgatore del pensiero greco. Il suo merito principale è aver creato un vocabolario filosofico latino, traducendo e adattando termini tecnici greci.
Il quadro teorico costruito nel De finibus cerca un'applicazione pratica nelle Tusculanae, dove Cicerone affronta il concreto rapporto con i turbamenti prodotti dalla realtà esterna. L'opera, divisa in cinque libri, tratta i temi della morte, del dolore, della tristezza, dei turbamenti dell'animo e della virtù come garanzia della felicità, costituendo una terapia per liberare l'animo dalle afflizioni.
In queste opere si percepisce la profonda partecipazione emotiva dell'autore agli argomenti trattati. Cicerone cerca di dare una risposta anche ai suoi personali interrogativi, offrendo allo stesso tempo un modello di condotta alla classe dirigente romana, nella speranza che questa possa recuperare il suo ruolo guida e superare il grave momento di crisi attraverso una forte presa di coscienza dei suoi doveri morali.