Publio Virgilio Marone, meglio conosciuto come Virgilio, visse tra il 70 e il 19 a.C. Le fonti principali sulla sua vita sono le autobiografie, gli scritti di Orazio e altri autori contemporanei, la "Vita Vergili" di Elio Donato e alcune fonti di seconda mano tratte da Svetonio "De Viris Illustribus". Nasce ad Andes, vicino a Mantova, in una famiglia di proprietari terrieri e allevatori di api. La sua famiglia fu vittima delle confische delle terre di Ottaviano nel 42 a.C. Tuttavia, grazie all'intervento di Asinio Pollione, il suo primo mecenate, Ottaviano restituì loro i territori.
Educazione di Publio Virgilio Marone
Virgilio intraprende il percorso di istruzione toga virile nel 55 a.C. a Cremona, Milano, Roma e Napoli, studiando sotto la guida del filosofo epicureo Sirone. Nel 19 a.C. si reca in Grecia e in Asia Minore per verificare alcune questioni che aveva analizzato nell'Eneide. Durante il suo ritorno, si ammala e muore a Brindisi. Esprime il desiderio che l'Eneide sia bruciata perché incompleta, tuttavia lascia dei versi grezzi come puntelli per continuare l'opera.
Opere di Publio Virgilio Marone
Tra le opere principali di Virgilio ci sono le Bucoliche (42-39 a.C.), le Georgiche (37-30 a.C.), l'Eneide (30-19 a.C.) e alcune opere minori dell'Appendix Virgilliana.
Le Bucoliche di Publio Virgilio Marone
Le Bucoliche sono dieci carmi bucolici (o ecloghe) composti da massimo 100 versi ciascuno. L'ambientazione rurale è ispirata a Mantova, alla Sicilia e all'Arcadia. Virgilio introduce spunti dalla realtà, conferendo agli ambienti idilliaci un'ancoratura concreta. Le tematiche principali affrontate nelle Bucoliche riguardano l'amore irrazionale, l'ambiente incontaminato e la rappresentazione dell'età dell'oro.
Le Georgiche di Publio Virgilio Marone
Le Georgiche sono un poema epico didascalico scritto in esametri, composto da 4 libri dedicati rispettivamente alla cerealicoltura, all'arboricoltura, all'allevamento e all'apicoltura. Virgilio è ormai nel circolo di Mecenate e utilizza la figura del contadino come protagonista. Il poema esalta la vita bucolica e il mos maiorum, ma rappresenta anche il dolore associato alla vita in campagna.
Confronto con Lucrezio
Virgilio mostra influenze dell'epicureismo anche se si discosta da esso, inserendo concetti come la pietas, la fatica e la teodicea del lavoro. Le direttive di Augusto influenzarono la composizione delle Georgiche, evidenziando l'influenza politica sulla produzione letteraria di Virgilio.
Pubblicato da Virgilio Wikipedia