Analisi Stilistica
Il testo presenta numerosi termini arcaici tipici del XIII secolo come "ogne", "deven", "vestuta". Dante usa sapientemente le allitterazioni per creare musicalità, come in "Tanto gentile e tanto onesta pare".
La strutura è quella classica del sonetto: due quartine e due terzine di endecasillabi con schema rimico ABBA ABBA CDE EDC. Il chiasmo ai versi 8-9 "miracol/mostrare"e"Mostrarsi/mira" crea un effetto di specularità perfetta.
Il linguaggio è dolce e raffinato, mai corporeo ma sempre spirituale. I verbi statici come "pare", "saluta", "mostrasi" conferiscono un ritmo lento ed estatico, come se il tempo si fermasse davanti alla bellezza di Beatrice.
💡 Tecnica poetica: L'uso di figure retoriche come allitterazioni e chiasmi non è decorativo, ma serve a ricreare l'armonia celeste che Beatrice rappresenta.