L'arresto e la fuga - Capitoli XV-XVI
L'oste, non riuscendo a sapere il nome di Renzo, va a denunciarlo al notaio criminale. Il funzionario, che già conosce l'identità del giovane, organizza l'arresto. Due birri e il notaio entrano nella camera di Renzo per arrestarlo.
Ma il rumore della strada, che annuncia nuovi tumulti, spaventa il notaio. Quando escono, Renzo chiede aiuto alla folla che, credendolo un oppresso, attacca gli sbirri. I rappresentanti della legge scappano abbandonando il prigioniero.
💡 Ironia della situazione: La stessa folla che aveva messo nei guai Renzo ora lo salva!
Renzo percorre Milano con animo diviso, cercando la strada per Bergamo. A Gorgonzola sente un mercante raccontare gli eventi: parla di congiura, di capi rivoltosi arrestati e fuggiti. Renzo capisce di essere ricercato e che, se preso, rischia la forca.
Sconvolto dalla sua trasformazione da vittima in criminale ricercato, si dirige verso il confine segnato dall'Adda, affidandosi alla Provvidenza.