Rosso Malpelo: il protagonista e la sua storia
Malpelo è un ragazzino con i capelli rossi che vive in una società dominata da superstizioni che associano questo tratto fisico alla malizia. Questa caratteristica lo condanna all'emarginazione: tutti lo maltrattano, persino sua madre e sua sorella lo accolgono con disprezzo. L'unico ad avergli mostrato un po' di affetto è suo padre, Mastro Misciu detto "Bestia", anch'egli lavoratore nella cava.
La svolta drammatica nella vita di Malpelo arriva quando il padre, costretto ad accettare un lavoro pericoloso per necessità economiche, muore schiacciato da un pilastro. Disperato, il ragazzo scava a mani nude tra le macerie, ma è troppo tardi. Questo evento segna profondamente il protagonista, il cui carattere già difficile peggiora ulteriormente.
Nella cava arriva poi Ranocchio, un ragazzino zoppo che Malpelo maltratta apparentemente senza motivo. In realtà, dietro questa crudeltà si nasconde un tentativo di insegnargli a sopravvivere in un mondo spietato. Malpelo sviluppa un legame con lui, dividendo il cibo e aiutandolo nei lavori pesanti. Purtroppo, anche Ranocchio muore di tisi, lasciando Malpelo ancora più solo.
Nota importante: Nel racconto, la durezza di Malpelo non è innata ma è il risultato di una società che lo ha emarginato sin dalla nascita. Il suo comportamento è una risposta al modo in cui è stato trattato.
Il tragico epilogo vede Malpelo, ormai senza legami familiari (la madre si è risposata, la sorella trasferita), accettare l'incarico suicida di esplorare una galleria sconosciuta della miniera. Porta con sé gli oggetti del padre ed entra nella galleria per non uscirne più, lasciando solo la paura del suo possibile ritorno negli altri minatori.
Il significato dell'opera
Verga utilizza in questa novella la tecnica dello straniamento: la voce narrante appartiene alla comunità che perseguita Malpelo, creando un divario tra ciò che viene raccontato e ciò che l'autore vuole farci capire. Mentre il narratore insiste sulla cattiveria di Malpelo, la struttura del racconto ci suggerisce l'esatto contrario.
Il racconto mostra una realtà rovesciata dove i sentimenti naturali appaiono strani e domina la violenza dei forti sui deboli. Questa violenza colpisce Malpelo sia fisicamente che psicologicamente, costringendolo ad assimilare la prospettiva dei suoi stessi aguzzini. La differenza è che lui ha il coraggio di riconoscere apertamente le leggi spietate che governano la sua realtà.