Ugo Foscolo: Il Poeta dell'Esilio
Niccolò Ugo Foscolo nasce nel 1778 a Zante, un'isola greca sotto dominio veneziano. Le sue origini greche influenzeranno tutta la sua vita e la sua poesia. A 14 anni si trasferisce a Venezia, dove frequenta i salotti letterari e si innamora della contessa Isabella Teotochi Albrizzi.
Nel 1797 la sua vita cambia drasticamente: Napoleone cede Venezia all'Austria con il trattato di Campoformio. Foscolo, che aveva creduto in Napoleone come liberatore, rimane profondamente deluso. Inizia così la sua vita da esule, sempre in fuga tra Milano, Francia e infine Londra, dove muore povero e pieno di debiti nel 1827.
La sua opera principale è "Le Ultime Lettere di Jacopo Ortis", romanzo epistolare ispirato al "Werther" di Goethe. Jacopo è un giovane veneziano ribelle che si innamora di Teresa, già promessa ad altro. Quando scopre il matrimonio di lei, si uccide. È la storia di un eroe che non riesce ad accettare la realtà.
I "Sonetti" (1802) raccolgono dodici componimenti autobiografici tra cui capolavori assoluti come "Alla sera", "A Zacinto" e "In morte del fratello Giovanni". Sono testi che uniscono perfezione neoclassica e passione romantica.
Nota linguistica: Foscolo imparò l'italiano dai libri classici, parlando da bambino solo greco e dialetto veneziano. Per questo la sua lingua è difficile e riprende la struttura latina.