Il Primo Canto del Purgatorio
Finalmente fuori dall'Inferno, Dante si prepara a raccontare del secondo regno dove le anime si purificano prima di salire in Paradiso. Come un vero poeta epico, inizia invocando le Muse - in particolare Calliope, che Ovidio descriveva come una cantante così brava da trasformare le sue rivali in gazze!
Il cielo del Purgatorio è di un bellissimo blu zaffiro, illuminato da Venere che splende all'oriente. Quando Dante guarda verso sud, vede quattro stelle speciali che rappresentano le virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Queste stelle erano visibili solo ad Adamo ed Eva - un dettaglio che sottolinea quanto questo posto sia puro e primordiale.
Improvvisamente appare Catone l'Uticense, un vecchio dall'aspetto solenne con barba e capelli bianchi e lunghi. Questo personaggio storico si suicidò nel 46 a.C. per non vedere crollare la Repubblica romana, ma Dante non lo mette tra i suicidi dell'Inferno - lo sceglie come custode del Purgatorio perché rappresenta l'amore per la libertà.
💡 Ricorda: A differenza di Caronte che era aggressivo e violento, Catone è severo ma giusto - un vero guardiano che protegge un luogo sacro.
Catone interroga i due poeti pensando che siano dannati fuggiti dall'Inferno. Virgilio spiega che sono lì per volere divino: Beatrice lo ha inviato per guidare Dante, che cerca la libertà dal peccato. È un momento toccante quando Virgilio dice "libertà va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta" - collegando la ricerca spirituale di Dante al sacrificio politico di Catone.
Catone accetta la spiegazione ma pone delle condizioni: Virgilio deve lavare il viso di Dante per togliere ogni traccia dell'Inferno e cingerlo con un giunco come simbolo di umiltà. Sulla spiaggia, Virgilio esegue questi rituali purificatori. Il giunco, miracolosamente, ricresce subito dopo essere stato strappato - un segno della grazia divina che accompagna questo viaggio di purificazione.