Il Convivio: il banchetto della conoscenza
Il Convivio (1304-1308) doveva essere un trattato di 15 libri in prosimetro, ma Dante si fermò al quarto, probabilmente per dedicarsi alla Commedia. Il titolo significa "banchetto" e si basa sulla metafora del nutrimento del sapere: le canzoni sono la vivanda, il commento in prosa è il pane.
La scelta del volgare è rivoluzionaria: Dante vuole allargare il pubblico oltre la cerchia degli intellettuali latini, creando un ideale banchetto di conoscenza per tutti coloro che desiderano sapere. Inoltre, commentando canzoni in volgare, sarebbe stato illogico usare il latino.
I tre libri successivi commentano altrettante canzoni allegorico-dottrinali spiegandone il senso letterale e quello allegorico. Nel secondo libro, la "donna gentile" della Vita Nova diventa allegoria della Filosofia. Nel terzo, si parla dell'amore come si manifesta nel mondo. Nel quarto si definiscono gentilezza e nobiltà in senso stilnovistico.
💡 Concetto chiave: Dante applica alla poesia la teoria dei quattro sensi delle Scritture: letterale, allegorico, morale e anagogico!
La teoria dei quattro sensi è fondamentale: ogni testo può essere interpretato a livello letterale (significato immediato), allegorico (significato nascosto), morale (insegnamento comportamentale) e anagogico (significato spirituale profondo, riservato ai testi sacri).